giovedì 30 novembre 2006

La prima volta - di Franco Bernini

8 maggio 1898: a Torino, in un'unica giornata, si disputa il primo campionato di football della storia. Quattro le squadre partecipanti: il Genoa Cricket and Athletic Club, il Football Club Torino, l'International e la Società di Ginnastica.
Nello stesso giorno l'Italia, a Milano, è interessata dai moti popolari contro l'aumento del prezzo del pane: l'esercito comandato da Bava Beccaris spara sulla folla uccidendo e ferendo centinaia di persone. L'eco di questo disagio arriva anche sul campo da gioco, instaurando strane alleanze tra i giocatori, che non sono calciatori professionisti ma operai, impiegati, aristocratici, deputati del regno.
E' un libro che parla di inizi: inizia una storia d'amore, inizia uno sport, il calcio, in cui quasi nessuno sembra credere, iniziano a circolare le prime automobili, e anche in questo caso molti non ne vedono il futuro ("vuoi mettere quanto è più comoda una bella carrozza?").
Intorno alle partite che si succedono in campo ruotano tanti personaggi, molto stereotipati (il deputato cinico, il poeta sognatore e idealista, il giornalista a caccia di scoop, la donna ingenua e tradita) e tante storie, tutte con la conclusione già scritta.

Personaggio preferito: il referee, l'arbitro

Le copertine del letto:

Piacendomi tantissimo il calcio, non posso non apprezzare le parti in cui nel libro si racconta della scoperta della finta e dell'importanza del ruolo del centrocampista (anche se ancora non lo chiamano così), ma, al di là di questo, la storia rimane troppo scontata e troppo lenta per appassionarmi davvero.

Edizioni Einaudi, anno 2005, pagine 203, euro 12,00

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