lunedì 11 dicembre 2006

Le ali della sfinge - di Andrea Camilleri

In una vecchia discarica viene trovato il cadavere di una ragazza sfigurato da un colpo d'arma da fuoco.
Segni particolari: un piccolo tatuaggio sulla spalla sinistra, una farfalla. E la farfalla condurrà il libro portando Montalbano in una indagine svogliata tra immigrazione dall'Est europeo, associazioni clericali benefiche dal comportamento torbido, colpevoli ingenui e furbissimi innocenti.
Incalzato dal sempre più antipatico questore e dalla necessità di chiarirsi con Livia e con se stesso, Montalbano affretterà le soluzioni ed il finale "inzertandoci" con facilità innaturale.

Personaggio preferito: Il pescatore, sa come è il tempo e come sarà, ed è una gran dote

Le copertine del letto:

Montalbano è tornato, ed è come rincontrare un vecchio amico, invecchiato, un pò pessimista e sempre simpatico...
...i primi 10 minuti...
Poi ti ricordi perchè è un "vecchio" amico.
I suoi pregi cominciano ad essere malinconici ed i suoi difetti esasperati, sai cosa dirà, cosa farà e ti racconta sempre la stessa storia e questa storia comincia a sembrare sempre meno vera e sempre più farraginosa. A sprazzi tornano i vecchi tempi e riconosci l'amico di allora, ma troppe volte cambia il tono del racconto, quasi come il tempo atmosferico del libro, e visto che Montalbano è metereopatico lo saremo anche noi. Oggi piove e c'è vento.

Edizioni Sellerio, anno 2006, pagine 265, euro 9,60

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